La cucina può rappresentare il cuore di una casa… o di uno spazio di coworking. A dimostrarcelo è Roberto Loiacono, chef innamorato del suo lavoro.
Se c’è una cosa che mette tutti d’accordo, almeno per noi italiani, è l’amore per il buon cibo. In Impact Hub Bari come molti già sanno, abbiamo una cucina che per noi non è un semplice spazio in cui condividere cibo o cucinare ma molto di più.
Anche Roberto Loiacono la pensa come noi! Roberto è un talentuoso Chef pugliese che ha tenuto nella nostra cucina, un fantastico cooking show!
Nella realizzazione del suo piatto (gustosissime orecchiette con crema di broccoli, con varianti vegane) e del suo spettacolo, Chef Roberto non solo ha portato in scena la sua simpatia e passione per quest’arte, ma ha anche messo in luce l’importanza di avere in un spazio di lavoro una cucina, un luogo in cui le persone si incontrano, conoscono e raccontano, creando sinergie.
Ma Roberto non è nato professionalmente chef, ad un certo punto della sua vita c’è stato un cambio di rotta. Per questo l’abbiamo invitato nel nostro coworking per uno show. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia di cambiamento personale e professionale. Ecco l’intervista.
Molto piacere Chef. Raccontaci un po’ di te!
Il piacere è mio!
Io sono Roberto Loiacono, chef nel territorio pugliese (e non solo). Un po’ di anni fa ho fatto una scelta molto importante per la mia vita: lasciare il mestiere di avvocato per dedicarmi totalmente alla mia vera passione, la cucina.
Quindi, in precedenza facevi l’avvocato?
Sì.
Ho lavorato per 26 anni come avvocato, anche per aziende molto grandi. Mi piaceva, ma col passare degli anni, forse anche dovuto al mio passato (provengo da una famiglia di grossisti alimentari), si è accesa in me la voglia di tornare nel settore alimentare. Nel 2014 mi sono rimesso a studiare e ho preso il diploma alberghiero e il titolo da sommelier.
Dopodiché, ho avuto un vero e proprio “rigurgito nel mio DNA” che mi ha fatto capire di voler diventare un cuoco a tutti gli effetti. E così, ho cominciato a cucinare mentre svolgevo ancora la mia professione da avvocato. Per un po’ di tempo ho affiancato le due cose. Poi ho capito che volevo dedicarmi a tempo pieno alla cucina e adesso sono al cento per cento Chef Roberto!
Ti trovi nel posto giusto allora: anche molti nostri hubbers hanno cambiato lavoro per inseguire la propria strada. Rispecchi a pieno lo spirito Impact Hub.
Ho fatto questa scelta perché cucinare è quello che mi piace fare. Mi piace creare con le mani e penso che Impact Hub sia il posto perfetto per dimostrarlo.
Quando sono venuto qui per la prima volta, mi ha colpito molto lo spazio. Ho subito percepito energia fra i vostri “corridoi”: È come se si sentissero le menti delle persone al lavoro, le menti che creano, esattamente come la mia.
La vostra zona food è perfetta. Rappresenta a pieno ciò che per me è la cucina.
Cos’è per te la cucina?
Per me la cucina è tante cose, ma prima di tutto è l’essenza della socialità.
E in questo Impact Hub Bari, la socialità è di casa.
Perché hai creato il tuo personal brand “Spadellarte”?
Ho creato la mia compagnia di food & beverage Spadellarte perché volevo (e voglio) portare alle persone la sensibilità, la cordialità e la tranquillità che ti dà un buon piatto ben servito.
Queste sono le caratteristiche fondamentali della cucina e dei miei piatti in particolare.
Infatti tengo molti home restaurant, spettacoli culinari ed eventi artistici nei locali e nelle fiere di tutta Italia.
Voglio portare alla gente un momento di spensieratezza e di divertimento nelle loro vite.
Quando li vedo farmi domande, sorridere e apprezzare i miei piatti, allora sono soddisfatto!
Bellissimo.
E il nome del tuo brand invece, come ti è venuto in mente?
Ho semplicemente unito in un’unica parola il verbo “spadellare” con ciò che rappresenta per me… ed è ecco “Spadellarte”!
Adesso questo brand è la desinenza che descrive perfettamente la mia vena artistica.
Quindi alla fine, possiamo dire che la cucina è passione, incontro, socialità, cordialità e in ultimo arte?
Oh, no.
La cucina è sì tutte queste cose, ma non è arte….bensì è Spadellarte!