Impact Stories | Ivan Signorile: “Grazie alle app ho riconquistato la mia Bari”
2 Novembre 2017 - Impact Hub Bari

Impact Hub è un coworking, un ufficio condiviso in cui si condividono idee e professionalità. La nostra community conta più di 160 membri e ogni coworker ha una storia particolare da raccontare, oggi vi raccontiamo la storia di Ivan Signorile.

“Ho dovuto lasciare la città contro la mia volontà, ma non ho smesso un solo giorno di progettare il mio rientro”.

La storia di Ivan Signorile – web designer e web developer di BariKreativa – testimonia che anche in Puglia si può fare business col mobile.

 

La tua professionalità ha però mosso i primi passi lontano da casa, a Roma.

È così. Subito dopo la maturità linguistica mi sono accorto che trovare lavoro a Bari, ahimè, sarebbe stato molto complicato. Non mi sono iscritto all’Università, ma ho colto l’opportunità di un master post-diploma professionalizzante: ho vissuto 2 anni in un vero e proprio collegio e ho studiato linguaggi, tecnologia e multimedia.

 

Un master che ha avuto il pregio di aiutarti a risolvere il problema del lavoro.

Sì, perché ho iniziato a lavorare come web designer prima e web developer poi, per grandi e piccole aziende: uno dei primi grandi successi cui partecipai insieme ai miei colleghi fu la realizzazione della app “Sagre d’Italia”, che ottenne migliaia di download. A Roma, poi, mi sono costruito la figura di formatore e docente e ho vissuto anche dei periodi da freelance, alcuni precocemente, altri quando i tempi erano ormai maturi.

 

Maturi anche per ricominciare a pensare ad un ritorno a Bari?

A quello non ho mai smesso di pensare. Il mio legame con questa città è davvero viscerale, non ne ho mai superato completamente il distacco. Sono davvero felice di scoprire che oggi questa città offra maggiori possibilità: 10 anni fa molte cose, nel mio settore e non, non esistevano affatto.

 

Ora ce l’hai fatta. Come?

I miei primi tentativi di ritorno risalgono alla “meravigliosa stagione fallimentare” del Bari Calcio. Ebbi l’idea di creare l’app “Forza Bari”, che, usando l’hashtag ufficiale #amalabari, raccoglieva tutti i posti di Facebook con quel tag. Fu un’esperienza molto divertente, soprattutto quando, dopo avervi inserito la URL dello streaming di Radio Puglia, fui contattato dall’emittente che mi chiedeva di rimuoverlo: i download e le connessioni erano talmente tante che i loro server andarono in down!

 

Al Bari Calcio proponesti, con BariKreativa, un progetto per far diventare la tessera del tifoso una sorta di carta fedeltà.

Eravamo davvero vicini ad un accordo, ma purtroppo tutto si risolse in un nulla di fatto. Ormai, però, ero deciso a tornare perché avevo capito che Bari, nel suo processo di crescita socio-economica, stava sviluppando esigenze da industria 4.0, ovvero la necessità di snellimento dei processi industriali per mezzo della informatizzazione, in tutti i settori dell’economia, dalle aziende di servizi a quelle di prodotti.

 

Cosa offrono Bari e la Puglia a chi fa una scelta come la tua?

Oggi, da libero professionista che si occupa soprattutto di progetti europei, di domotica ed healthcare, posso affermare che la digitalizzazione delle piccole e medie imprese è un qualcosa che ha ancora grandissimi margini: di più, è il centro nevralgico in cui si posiziona la mia attività. Il mio obiettivo per il prossimo futuro è quello di accompagnare il passaggio aziendale generazionale, spesso i figli sono predisposti alla digitalizzazione e i padri no: io voglio rendere gli strumenti dell’innovazione tecnologica fruibili e friendly anche per chi non ne è particolarmente incline.

 

The Impact Hub è stato fondamentale per la realizzazione del tuo desiderio di casa. 

Aggiungo che l’Hub è stato un vero e proprio potenziatore della mia attività. Ho iniziato a collaborare con alcuni hubber quasi da subito, con progetti molto stimolanti. Oggi ho rapporti professionali molto solidi con quasi tutti i componenti del network. La vita di community è molto particolare, il mio è stato un adattamento graduale e l’ambientamento è stato naturale: non so come descrivere la mia gioia per essere stato scelto dalla community come Happy Maker dell’anno!

 

di Claudio Mundo

 

 

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