Ci sta una startup in una scatola?
8 Settembre 2016 - Impact Hub Bari

Ci sta una startup in una scatola? A noi sembra proprio di sì. Certo, è necessaria una scatola molto grande, come quella formata da 2 container messi insieme. Sì, proprio quelli che gli autotrasportatori di tutto il mondo usano per spostare merce varia. Qui a Impact Hub Bari, siamo sempre molto attenti al rispetto dell’ambiente, al recupero dei materiali e al loro riuso: per questo quando abbiamo dato vita a questo luogo, abbiamo scelto di recuperare proprio i container per ricavare degli ambienti più intimi che accogliessero startup in fase di crescita e votate all’innovazione: li abbiamo immaginati come la perfetta culla di idee e progetti appena nati.

Apulia Soft

I primi a sfruttare i nostri container sono stati gli Apulia Soft nel 2013: una software house nata tra i banchi dell’università e nelle stanze di 3 ragazzi fuori sede. Giuseppe, Francesco e Nicola, usciti dall’Università, hanno cominciato a inviare curriculum, ma le risposte tardavano ad arrivare. Non sono rimasti con le mani in mano: hanno partecipato al Bando Principi Attivi e vinto un premio che ha permesso loro di avviare un’impresa. Hanno cominciato in 3, ma le risorse sono aumentate nel corso degli anni. Adesso sono una SRL che conta 5 soci e diversi collaboratori. Sin dalla loro nascita hanno scelto gli spazi di Impact Hub Bari perché lo considerano un posto molto stimolante in cui lavorare. Qui hanno instaurato rapporti con altre realtà e creano eventi dedicati al loro settore. In particolare, organizzano appuntamenti mensili con l’attivissima community del Club degli Sviluppatori – Puglia e hanno contribuito  con le più importanti realtà del territorio, alla realizzazione della European Maker Week a Bari. Attualmente sono riconosciute tra le migliori software house pugliesi.

marshmallow team - 0001

Marshmallow Games è arrivata subito dopo Apulia Soft. La loro idea nasce quando Cristina, dopo cinque anni nel settore del broadcasting radio-televisivo come progettista hardware, scopre di essere incinta. La notizia la spinge a riscrivere la sua storia. Cristina si è reinventata come startupper e imprenditrice, unendo due passioni: quella per i bambini e quella per l’insegnamento. I bambini sono molto attratti dai nuovi strumenti digitali come smartphone e tablet ed è incredibile la naturalezza con la quale vi si approcciano. Perché non inventarsi, perciò, un modo accattivante e intelligente per migliorare il loro tempo di utilizzo di questi strumenti? Partendo da questa considerazione e unendo la dimensione pedagogica a quella del gaming, sono riusciti a trovare un format vincente per insegnare ai bambini le materie scolastiche in maniera divertente: Math Tales, la loro prima app, insegna la matematica ai più piccoli. Marshmallow Games negli anni, ha attirato gli investimenti di TIM e del gruppo Shark Bites Spa. All’inizio erano in tre persone. Adesso sono in 10: uno dei collaboratori si è addirittura trasferito dalla Toscana a Bari pur di lavorare con loro!

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auLAB è l’ultima arrivata nei nostri container. Nasce nel 2014 con l’obiettivo di creare un ponte tra scuola, università e mondo del lavoro. Il team, composto inizialmente da 4 soci, vince il bando Valore Assoluto 2.0. L’idea imprenditoriale che c’è alla base è diffondere le competenze tecniche e scientifiche utili agli studenti delle scuole superiori per avere maggiore consapevolezza delle proprie capacità ed affrontare con sicurezza il percorso universitario e lavorativo. auLAB, in partnership con dPixel, Techgarage e Giffoni Innovation Hub, con sponsor del calibro di Microsoft, Cisco e HP, ha formato fin ora più di 5000 ragazzi di tutta Italia. Da Aprile 2016 ha anche sperimentato con successo un ulteriore percorso didattico, “HACK-ademy”: un programma intensivo di 10 settimane che forma sviluppatori web per inserirli direttamente nelle aziende. Il team, che oggi conta 7 elementi (3 sviluppatori, 2 esperti di marketing, una social media manager e una formatrice), a Giugno del 2016 vince il premio Digithon come migliore impresa digitale tra 100 startup provenienti da tutta Italia.

Nel 2015 oltre il 37% delle 120 mila nuove imprese aperte da under-35 sono state registrate nel Mezzogiorno e le prime 15 Province per concentrazione di imprese giovanili sono risultate essere tutte del Sud Italia. Non sono quindi in pochi a credere che creare e crescere al Sud sia possibile. Axa Italia e Monte dei Paschi di Siena per esempio, hanno lanciato la call for ideas “South for Tomorrow” rivolta proprio alle buone idee che vengono dal Sud.

Gli innovatori del Mezzogiorno sono chiamati a presentare un’idea innovativa di servizi digitali per chi ha più di 55 anni, riflettendo sui loro bisogni attuali e potenziali: dalla gestione del tempo libero e del proprio patrimonio, alle diverse modalità di pensare al futuro dei propri figli e nipoti, fino alla cura di sé e dei propri beni.

Con questa call AXA Italia e Banca Monte dei Paschi di Siena, insieme a Impact Hub Milano, vogliono scovare i miglior talenti del Sud e sfidarli a pensare al futuro di quelli che hanno l’età dei loro genitori, creando servizi digitali che possano migliorare la loro vita durante la pensione. Un investimento forte e concreto verso la giovane imprenditorialità del Sud Italia, con l’obiettivo di catturare l’innovazione che è all’esterno e portarla all’interno della Compagnia e della Banca.

Una sfida al Sud dunque, che siamo certi potrà raccogliere!